Il Piano strategico per la promozione della città

autori

Torino Internazionale

anno

2000

pagine

125

descrizione

Pubblicato nel febbraio 2000, il Piano strategico per la promozione della città è il frutto di un complesso lavoro di analisi iniziato nel maggio del 1998.

Hanno lavorato alla sua definizione oltre mille persone, mobilitate dalla sollecitazione del Sindaco di Torino Valentino Castellani e impegnate a prefigurare una visione del futuro. Sono stati coinvolti diversi attori politici, economici e sociali della città e numerosi rappresentanti delle principali istituzioni – pubbliche e private – del territorio torinese.

Al termine di un articolato confronto, ha preso forma il primo esempio italiano di Piano strategico. La proposta comprende 6 linee strategiche, 20 obiettivi e 84 azioni, corredate da precise determinazioni che ne definiscono utilità e attuabilità. Il risultato coincide con un materiale ampio e articolato, che si rivolge a una pluralità di soggetti: un ambizioso progetto definito a ridosso della designazione della città a sede dei XX Giochi Olimpici e strettamente legato a questa grande occasione di visibilità.

Redatto da un gruppo di lavoro sotto la direzione scientifica del professor Arnaldo Bagnasco, il testo consta di tre sezioni. La prima, di ampio respiro, illustra il processo di costituzione del Piano, i referenti a cui si rivolge, i contenuti che veicola e le prospettive che persegue. Nelle trasformazioni che investono le città, il Piano agisce come strumento per promuovere la crescita dell’area metropolitana torinese nel nuovo contesto internazionale. Articolate su diverse scale d’intervento (globale, regionale, locale), le proposte della qualificazione strategica si rivolgono a una pluralità di soggetti che comprende la società locale e le istituzioni pubbliche, la comunità internazionale e gli operatori stranieri, gli imprenditori locali e il pubblico non torinese. Si delinea, così, l’immagine di una metropoli europea, ingegnosa città del fare e del saper fare, in cui la diversificazione è fulcro dello sviluppo.

La seconda parte presenta, con un taglio più operativo e circostanziato, le schede delle linee, degli obiettivi e delle azioni, componendo un mosaico integrato e coerente, in cui i diversi interventi non rispondono a un ordine gerarchico, bensì ai nessi mobili di un’intersezione orizzontale. Il volume si chiude col Patto collegato al Piano, sottoscritto dai principali soggetti socio-economici dell’area metropolitana torinese il 29 febbraio 2000 presso l’aula magna del Politecnico di Torino.

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