Lavoratori della Conoscenza

autori

Prima parte a cura di Salvatore Cominu (Consorzio Aaster) e Stefano Musso (Università degli Studi di Torino).
Seconda parte a cura del Consorzio Aaster in collaborazione con la Triennale di Milano.
Terza parte a cura di Roberto Verganti (Politecnico di Milano).

anno

2009

pagine

208

descrizione

La pubblicazione curata da Torino Internazionale contiene tre ricerche che indagano sul profilo dei knowledge workers e su due terreni chiave in cui essi operano, la creatività e il design. Torino, come la società italiana nel suo complesso, conosce da anni e anni un vasto e generalizzato processo di terziarizzazione.

Il profilo di quello che un tempo è stato il più nitido e coeso modello urbano a forte impronta industriale si è stemperato, concedendo progressivamente spazio a un impasto più composito, eterogeneo e sfumato. Come in un gioco di chiaroscuri, nella Torino contemporanea le linee della concentrazione produttiva dell’industria risaltano per contrasto con l’arcipelago un po’ indistinto dell’universo terziario, dove tuttavia alcune identità specifiche si sono già formate e convivono, anche se spesso ancora confusamente nella nostra percezione.

Tra queste identità vi sono i lavoratori della conoscenza, solitamente assimilati con il grappolo di produttori scientifici di altissima specializzazione che lavorano in laboratori sofisticati ad alta densità di investimento. Al contrario, i knowledge workers costituiscono uno strato affatto esiguo di operatori – che lavorano individualmente o in gruppo, all’interno di imprese o in forme associative, con rapporti di lavoro autonomi o subordinati – coinvolti in un processo di elaborazione, organizzazione e diffusione del sapere.

Ma qual è il denominatore comune per questi lavoratori dai profili apparentemente disparati? Che rapporto hanno con le metropoli? Qual è il loro peso reale nell’economia locale? E che forma assumono due terreni chiave in cui operano – il design e la creatività – nelle due maggiori città ex industriali del Nordovest, Torino e Milano? Le tre ricerche presentate in questo volume, offrono spunti di riflessione e propongono chiavi di lettura nuove per dare una prima risposta a tali quesiti e ragionare intorno a dimensioni sempre più importanti per il futuro della città.

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