Rimini

Rimini Venture 2007

struttura

3 assi strategici, 8 linee/obiettivi strategici, 61 azioni

3 assi strategici:

  1. Città internazionale a forte identità relazionale
  2. Città accogliente e attrattiva
  3. Città sostenibile e innovativa

8 linee/obiettivi strategici che indicano Rimini come una città:

  1. Che valorizza il patrimonio storico, culturale, paesaggistico e le tipicità
  2. Delle relazioni internazionale e porta dell’Adriatico
  3. Delle reti e delle infrastrutture tecnologiche
  4. Mobile senza auto
  5. Delle imprese innovative e di qualità
  6. Creativa e della conoscenza
  7. Che soddisfa i bisogni di tutti i cittadini
  8. Di destinazione turistica del benessere

stato di avanzamento

Piano in fase di attuazione dal 2011

dati tecnici

Comitato promotore:
Comune di Rimini, Provincia di Rimini, Cassa di Risparmio di Rimini e Camera di Commercio di Rimini.

Struttura di coordinamento:
Associazione Forum “Rimini Venture”. Costituita nel marzo 2008, l’Associazione coordina il processo partecipativo della comunità riminese in stretto collegamento con l’Amministrazione Comunale di Rimini (in particolare la sua Direzione Generale e l’UO Piano Strategico) e gli altri Enti promotori. Elenco completo aderenti.

Scala territoriale:
Area urbana

Scala territoriale:
Area urbana

Popolazione:
144545 residenti nel Comune di Rimini; 332.070 residenti nella Provincia di Rimini (2012)

Orizzonte temporale:
Quasi ventennale (2008-2027)

Partnership:
Pubblico-privata

Tipologia:
Piano di visione generalista

note

L’organizzazione del processo è articolata su diverse strutture, variamente supportate da esperti presenti nel Comitato scientifico: gruppi di lavoro permanenti, laboratori tematici e laboratori territoriali.

Nel 2011 prende avvio l’attuazione del Piano Strategico. Anche questa fase di lavoro, come quella che ha portato nel 2008 all’elaborazione del Piano, è organizzata in modo da consentire continui processi di revisione e approfondimento tematici. La metodologia di lavoro scelta, finalizzata a garantire la maggiore partecipazione possibile di tutti gli attori interessati, ha previsto l’organizzazione, da parte del Forum, di Gruppi di lavoro e Laboratori che si riuniscono periodicamente.

I cinque Gruppi di Lavoro sono uno strumento operativo permanente del forum e  corrispondono agli ambiti strategici individuati: (un nuovo rapporto con il mare; la sfida della mobilità; un sistema d’imprese fatto di persone e innovazione; la qualità di un territorio ricomposto e coeso; la cultura che forma e informa creando nuova immagine). Ai Gruppi di Lavoro partecipano i rappresentanti delle organizzazioni aderenti al Forum, i dirigenti e i tecnici delle istituzioni promotrici del Piano, i dirigenti e funzionari delle aziende di servizio che operano nel territorio, i coordinatori dei Laboratori collegati funzionalmente con i Gruppi di Lavoro e i pubblici amministratori ed eletti nei consigli degli Enti promotori.

I Laboratori tematici sono costituiti per iniziativa di diversi soggetti (Enti Promotori, Gruppi di Lavoro, associazioni aderenti al Forum, organizzazioni riminesi non partecipanti al Forum, scuole ed Enti formativi) su proposta di gruppi di cittadini e di organi istituzionali ed accademici. La costituzione del Laboratorio è approvata dall’Assemblea del Forum. I laboratori hanno il compito di approfondire alcune delle tematiche trattate nei Gruppi di Lavoro e possono essere permanenti o temporanei, sviluppano la loro attività sulla rete internet, attraverso spazi interattivi e social network.Ai laboratori possono partecipare singoli cittadini, dopo un colloquio informativo con i coordinatori del gruppo di riferimento finalizzato a condividere la Carta dei valori del Piano Strategico.

I Laboratori territoriali nascono per iniziativa di gruppi di cittadini, dei consigli di circoscrizione e di altri attori attivi nel territorio e sono considerati spazi di informazione e confronto sullo stato d’avanzamento dei lavori del Piano.

Il Forum giovani: una novità di questo PS è il diretto coinvolgimento dei giovani. Sono stati infatti consultati una cinquantina di persone under 40, che hanno partecipato ai lavori preliminari di elaborazione del Piano, che hanno portato alla redazione del documento presentato al Forum nel luglio 2008. L’attività del Forum Giovani è poi proseguita attraverso l’inserimento di molti partecipanti all’interno degli 8 Gruppi di Lavoro del Forum.

La governance: il documento “Rimini Venture 2027” contiene indicazioni dettagliate rispetto alle azioni che si vuole compiere per trasformare in progetti operativi gli obiettivi del Piano ed un insieme di proposte per migliorare le forme di governo del territorio esistenti e allo stesso tempo, costruire nuovi in proposito. Il sistema di governance a cui queste proposte fanno riferimento è definito come “locale sussidiario e circolare” e  si basa “sull’esistenza di ponti di collegamento, che rendano complementari le tre sfere del pubblico, del settore produttivo e del mondo del no-profit” (Rimini Venture 2027, p.116).

Gli strumenti proposti per rispondere a problematiche nuove o trasversali a diversi ambiti di policy, sono in buona parte riconducibili all’organizzazione di tavoli permanenti ed agenzie o authorities costruite ad hoc. Per migliorare la mobilità sono stati previsti un tavolo di lavoro interistituzionale e un’apposita Authority, che veda la partecipazione dei principali gestori della mobilità; in ambito culturale è prevista un’azione di coordinamento tra soprintendenze ed enti territoriali che si occupano di Beni culturali e produzione culturale. Per sviluppare il tema dell’internazionalizzazione sono previsti, per esempio, la costituzione di un “Gruppo di Contatto” (composto da soggetti pubblici, imprese e associazioni culturali che operano in campo internazionale e che mettono in comune i rispettivi contatti per costruire relazioni, scambi, progetti di cooperazione, ecc.) e l’attivazione di un’Agenzia per le Relazioni Internazionali (composta da Enti locali, Camera di Commercio e Convention Bureau) con una funzione operativa (ricerca di possibili canali di finanziamento attivabili, redazione dei progetti, supporto operativo ad enti e imprese, la ricerca di opportunità per il sistema fieristico-congressuale).

Per innovare il modello di welfare locale, il Piano propone la creazione di un Agenzia per la coesione sociale, in collegamento con un Forum delle Associazioni. All’Agenzia viene assegnato il compito di mettere in rete i soggetti pubblici e le principali associazioni per la realizzazione e il coordinamento delle azoni individuate (es. mappatura dei nuovi bisogni, ridefinizione dei finanziamenti e dei campi di intervento, interventi di progettazione diretta, sistemi di monitoraggio, ecc.).

La valutazione: il Forum ha dotato il Piano Strategico di un sistema di monitoraggio e valutazione che ha seguito il processo sin dalle fasi iniziali con l’obiettivo di orientare l’attività verso le azioni considerate maggiormente realizzabili.

Sulla base del lavoro prodotto dai Gruppi, le azioni individuate sono state raggruppate a seconda della loro presenza (o meno) all’interno di altri strumenti della pianificazione e programmazione ordinaria e sono state suddivise in: i) azioni direttamente promosse dal Piano Strategico (61 azioni di cui 5 di governance); ii) azioni individuate dal Piano Strategico, ma che necessitano di un maggiore approfondimento (19 azioni); iii) azioni raccomandate dal Piano Strategico ad altri strumenti di pianificazione e programmazione ordinaria (3 azioni).

Alle azioni è poi stato attribuito un punteggio che indica il grado di fattibilità tecnica previsto: “Gli aspetti realizzativi prendono in considerazione il grado di fattibilità tecnica dell’azione. Questo parametro si compone di una serie di voci che tendono a premiare la presenza di condizioni per l’attuazione dell’azione, quali: la presenza di particolari vincoli di natura tecnica connessi alla realizzazione del progetto che possano più o meno interferire o limitare l’attuazione; la presenza nel territorio di soggetti motivati alla realizzazione che possano essere direttamente considerati quali attuatori/proponenti, garantendo così un interesse già manifesto; la presenza di soggetti e/o enti competenti in termini di know-how e di risorse che siano in grado di gestire/realizzare l’azione, per cui risulti effettivamente attuabile nel tempo; i tempi di avvio intesi come tempistica per la realizzazione e per l’avvio, premiando quelle azioni che appaiono già “mature” per essere realizzate; la presenza di rapporti con altri piani/progetti/programmi, aspetto che conferisce una maggiore forza propulsiva e realizzativa all’opera” (Rimini Venture 2027, p.161).

La comunicazione: l’attività di comunicazione è stata particolarmente curata sia nella fase precedente di costruzione del Piano sia nell’attuale fase di attuazione attraverso continui aggiornamenti delle informazioni a riguardo sul sito internet dedicato, l’organizzazione di seminari, convegni etc. In particolare, il sito ha il merito, oltre che di contenere informazioni aggiornate e dettagliate sull’organizzazione e i contenuti del Piano, di perseguire un’attività di divulgazione finalizzata a spiegare alla comunità cosa si intende per pianificazione strategica, quali sono le motivazioni che spingono ad adottare le modalità di lavoro e di governo del territorio scelte, nonché le condizioni secondo le quali è possibile (o in assenza delle quali è impossibile) realizzare la visione di sviluppo prefigurata.

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